Altaroma Luglio 2017: tutte le stelle di Rani Zakhem AW17/18
Rani Zakhem è quel lusso scintillante che ognuna di noi donne, almeno una volta nella vita, vorrebbe indossare. Che sia per il proprio matrimonio o per un evento davvero importante, gli abiti di Rani Zakhem traducono sugli abiti l’ispirazione tradizionale dell’architetto e designer, fatta di gran balli del primo novecento, di party sfrenati della New York dello Studio 54 e della delirante vita notturna hollywoodiana.
La Collezione Couture Autunno Inverno 2017/18 di Rani Zakhem è una esplosione di Stelle
Una stella, si sa, non è altro che una luce lontana. Misteriosa e inaccessibile, a volte è un pianeta, a volte addirittura non esiste nemmeno, vestigia di una stella che si è spenta chissà da quanto tempo, e che resta solo nel bagliore errabondo di luce che attraversa l’universo.
Rani Zakhem rende omaggio con la sua collezione Couture Autunno Inverno 2017/18 alle stelle per quello che sono: un frizzante e setoso simbolo dell’immaginario femminile.
Architetto e designer, Rani Zakhem riveste di una brillantezza tutta nuova, pulsante e lattiginosa, le linee a lui congeniali, caratterizzate dalle gonne drappeggiate, dalle forme rigorose delle maniche di seta, dalla linearità delle scollature e incontra il suo bisogno di sublimare la donna in un rivestimento impalpabile e quasi irreale.
Nelle sue mani la stella esplode, si frantuma e diventa una nuvola fluorescente di leggera polvere luminosa. Perde la sua forma tradizionale, si atomizza, diventando tentacolare e avvolgente. Potente e dinamica, è quasi un fuoco d’artificio, un Big Bang, un gioco pirotecnico di cascate di luce liquida.
E questa esplosione di luce allo stato puro diventa un caleidoscopio di colori, che si susseguono negli abiti scultorei in organza di seta, di chiffon, di tulle o raso prezioso.
Nelle guaine che avvolgono il busto, i toni del lillà e del ciclamino si illuminano di schizzi d’ argento e il punto vita è enfatizzato dal ricamo trompe l’oeil che si irradia, quasi esplodendo da una stella centrale.
L’abito trasparente di paillettes degrada nelle declinazioni del viola, nelle cui pieghe si indovina il danzare delle fiamme stilizzate; la mise di tulle color sabbia costellata d’oro ci racconta la conquista del firmamento da parte di una supernova; il fourreau di seta color sangue di bue che si irradia di cristalli d’argento; e infine l’impossibile: le stelle in piena luce del sole, che sciamano sull’abito color girasole drappeggiato in puro stile Zakhem.
E quando il cielo è buio, perché senza stelle, occorre guardare le cose più da vicino. Nell’abito color nero assoluto le stelle stesse sono oscure, in agglomerati che ricordano il bagliore cupo della lava. E poi ancora nei ruscelli scintillanti, nei colori irreali di una cometa, e in un crescendo costante, appare l’abito plissé cosparso di stelle d’oro, in una mise che piacerebbe sia alla regina della notte di Mozart che ad una icona disco dello Studio 54 . E infine l’immancabile omaggio all’Art Déco tanto caro allo stilista, nella corolla nera immersa nella polvere d’oro che degrada dolcemente sul fondo della gonna, come granelli di felicità in una clessidra .
Seducente e sorprendente l’abito da sposa, bianco come la neve e attraversato da una tempesta di stelle.
Ecco tutte le immagini, firmate Salvatore Dragone e Luca Sorrentino (clicca per ingrandire!)
Luce nuova, dunque, delicata e sofisticata come le stelle sull’universo Couture di Rani Zakhem.
Se te la sei persa, ecco i video della diretta su Stories: