Ansia da gita scolastica? Ecco i miei consigli per una gita sicura
Tra le ansie delle mamme, prima o poi arriva la temibile ansia da gita.
Tutti siamo stati ragazzi e tutti sappiamo quanto la gita sia un momento desiderato dai ragazzi. Per alcuni più di altri però la gita rappresenta il momento della trasgressione, proprio perchè per certi ragazzi le gite scolastiche sono gli unici momenti lontani dai genitori e forse anche perchè per alcuni rappresentano gli unici viaggi nel corso dell’anno.
Insomma… temuta da tutti i genitori, odiata spesso anche dai professori che devono tenere a bada orde di ragazzini scalmanati, ai consigli che noi genitori possiamo dare ai nostri figli – primo tra tutti quello di pensare sempre con la propria testa e di non seguire le dinamiche, spesso deleterie, di branco – si sommano quelli che riguardano la sicurezza stradale e la buona mobilità.
Ansia da gita? Ecco i miei consigli per una GitaSicura
I consigli che vi voglio proporre non sono in realtà miei, ma sono quelli del progetto nato dalla collaborazione tra la Polizia di Stato e ANAV (Associazione Nazionale Autotrasportatori Viaggiatori), che voglio portare alla vostra attenzione e che ritengo importantissimo, dato che quando si parla di sicurezza stradale spesso si gioca con la vita dei nostri ragazzi.
GitaSicura promuove la cultura della sicurezza e della buona mobilità presso le dirigenze scolastiche, le famiglie e tutti gli attori che intervengono nell’organizzazione di gite scolastiche e viaggi di istruzione. In un momento di crisi economica, per permettere a tutti gli studenti la partecipazione alle gite scolastiche si presta molta attenzione al prezzo: alla fine si sceglie quasi sempre il preventivo più economico. Un prezzo troppo basso però induce spesso ad abbassare la qualità del servizio di trasporto…
La Polizia di Stato e ANAV hanno stilato sul sito di GuidaSicura un utilissimo vademecum con i 10 punti principali volti a garantire, il più possibile, l’incolumità degli studenti e la serenità delle famiglie. Le ansie di noi mamme non passeranno, ma certamente diffondendo il vademecum presso scuole, genitori, professori, ci sentiremo molto più tranquilli: come sempre una corretta informazione è il primo passo verso una efficace sicurezza.