Cosa vedere in Islanda: Westfjords

Strade al cardiopalma, panorami mozzafiato, cascate meravigliose, sabbia rossa, mare selvaggio, scogliere a picco sul mare dove echeggiano solo le urla degli ucccelli e il sibilo del vento. Tutto questo sono i Westfjords.

Una regione remota ed isolata visitata solo dal 14% dei viaggiatori in Islanda, che, nonostante le strade sterrate molto avventurose, vale sicuramente la pena.

Cosa vedere in Islanda: Westfjords, come raggiungerli

Per visitare i Westfjords hai due opzioni: puoi raggiungerli via mare da Stykkishólmur con il ferry Baldur (impiega circa due ore) oppure via terra via Búðardalur (strada 60).

La parte più occidentale dell’Islanda, caratterizzata dai Westfjords, è anche quella più selvaggia: preparati a guidare per circa 800 km di strade, molte delle quali sterrate di montagna senza guardrail dove da un lato avrai il precipizio (e un panorama FANTASTICO) e dall’altra il versante (ma fai attenzioni alla caduta massi!). Guida con cautela con le marce basse, il percorso è comunque fattibile con un’auto 2WD, ma mi sento di raccomandarlo solo a un guidatore esperto.

Quando però arriverai a destinazione, tutti i vostri sforzi saranno ricompensati: Hornstrandir, Látrabjarg, Ísafjörður, Dynjandi, Rauðisandur… sono bellezze islandesi uniche!

Per non parlare dei panorami: questi fiordi sono selvaggi, desolati e non abitati, molto diversi dai fiordi norvegesi o svedesi o finlandesi, sia per panorami che per pressione antropica, qui davvero nulla.

Un luogo selvaggio dove i veri abitanti sono gli animali, l’acqua e la natura. E forse qualche troll!

Cosa vedere in Islanda: Westfjords, le tappe on the road

Per visitare i Westfjords, ti consiglio 2 o 3 giorni, ma considera anche qualcuno in più se vuoi praticare trekking e birdwatching nella riserva naturale di Hornstrandir (che è anche il paradiso delle volpi artiche).

Puoi seguire le strade 60, 62, 63 e 61 in una sorta di tour dei Westfjords. Queste strade corrono lungo i fiordi, sinuose, spesso salendo su valichi montani e regalando la prima attrazione dei Westfjords: i panorami.

Lungo la strada si incontra tutta la spettacolarità islandese: se arrivate con il ferry Baldur via mare (2 ore di traversata da Stykkishólmur) a Brjánslækur vi imbatterete, non molto lontano, in una delle attrazioni più caratteristiche, le piscine geotermali. Hellulaug ha una bella vista e rimane sulla strada 60, con una breve deviazione, mentre Krosslaug è un complesso costituito da due piscine geotermiche vicino all’insediamento di Birkimelur. La piscina in cemento fu costruita dall’associazione giovanile locale nel 1948, mentre l’altra vasca ha un aspetto più “naturale”, vicino a la spiaggia. Sia la piscina in cemento che la hot tub sono riempite con acqua calda, a circa 38°C. La vista sia dalla piscina che dalla hot tub è magnifica: se il cielo è limpido potresti essere in grado di intravedere il ghiacciaio Snaefellsjokull che si trova nella penisola di Snaefellsnes dall’altro lato del fiordo.

ATTENZIONE: per trovare Krosslaug su GoogleMaps, scrivi “Birkimelur Swimming Pool”. Ricordati che se scrivi “Krosslaug”, ti verrà suggerita solo una località nella zona di Reykir! GPS: N65 31.178-W23 24.335 WGS 84

Rauðisandur, la spiaggia di sabbia rossa, è forse il luogo che più ci ha fatto soffrire in termini di strada in auto per raggiungerla. MA… rifarei il percorso milioni di volte! La distesa di sabbia rossa larga 10 kilometri, scintillante per le miriadi di conchiglie polverizzate e mossa dal vento è qualcosa di unico. La passeggiata è semplice, nonostante il vento che batte spesso questo luogo, fino ad arrivare alla battigia. Il mare ha un colore d’incanto e il rollio delle onde si confonde con il sibilo del vento.

La strada sterrata (614) che porta alla spiaggia di Rauðisandur è molto ripida e stretta, con tornanti. Senza guardrail. Scendi con calma e prudenza.
Oltre alle storie di troll e saghe locali, Rauðisandur è l’area in cui è avvenuto l’atto criminale più leggendario dell’Islanda, The Murders at Sjöundá. È una vera storia drammatica, piena di intrighi e passione, descritta anche in uno dei migliori romanzi dello scrittore islandese, Svartfugl, di Gunnar Gunnarsson. Con l’auto si arriva al parcheggio del piccolissimo camping Melanes (lo trovate su Airbnb), con spazio per tende e 3 piccole cabin (cottage in legno): la reception del camping ha anche un bar e mini-market. Se non volete pernottare qui, è comunque l’unico luogo dove acquistare del cibo o chiedere informazioni, soprattutto sugli orari di alta e bassa marea, che su questa spiaggia sono notevoli e che fanno sì che si possano avvistare le foche. GPS N65° 28′ 27.895″ W23° 57′ 36.232″

Dynjandi è una delle cascate più spettacolari dell’intera Islanda e la più grande cascata dei fiordi occidentali. È un’importante sosta per chiunque voglia visitare i Westfjord e una delle principali meraviglie naturali della regione. La cascata è composta da sette cascate, ognuna con il proprio nome e la propria identità. Il salto completo delle cascata Dynjandi (nome che significa tonante) è 100 metri. Si nota già da lontano lungo la strada e ricorda un velo da sposa, con una base di 30 metri in alto e 60 metri in basso. Ognuna delle sei cascate sotto la cascata principale è mozzafiato ed è anche l’effetto cumulativo delle sette cascate che rende Dynjandi così impressionante. Il suono, la potenza e il volume d’acqua sono davvero incredibili. I nomi delle cascate dall’alto sono; Dynjandi, Hæstahjallafoss, Strompgljúfrafoss, Göngumannfoss, Hríðsvaðsfoss, Hundafoss e Bæjarfoss (a volte indicato anche come Sjónarfoss).

Per raggiungere la sommità di Dynjandi si può seguire un sentiero, per non più di 20 minuti, e durante la salita puoi fermarti ad ammirare tutte le cascate più piccole. Verso la parte finale, il sentiero – realizzato da volontari nel 1996 – si fa più roccioso e in salita: bambini molto piccoli potrebbero dover essere presi in braccio, ma il tragitto è davvero breve.

Alla base di Dynjandi, vicino al parcheggio, ci sono vari tabelloni illustrativi ed esplicativi del luogo, oltre a dei bagni, panche e tavoli e piccoli barbecue in pietra: il luogo prefetto per un pic-nic! GPS N65° 44′ 11.214″ W23° 12′ 31.185″

Ísafjörður è la capitale dei Westfjords. Nonostante i 2600 abitanti e il luogo isolato in cui è ubicata, la città ha un’atmosfera relativamente urbana. Di recente, la cittadina è diventata famosa nel paese come centro di musica alternativa al di fuori dell’Islanda. Un festival annuale, Aldrei fór ég suður, offre una piattaforma per musicisti e band locali provenienti da tutta l’Islanda e persino dall’estero. Oltre all’evidente impegno nell’industria peschiera, a Ísafjörður vedrai tanti traghetti (per la riserva naturale sulla penisola di Hornstrandir) e navi da crociera. GPS N66° 4′ 29.962″ W23° 7′ 31.437″

Costeggiando i fiordi e seguendo la strada 61, passato il piccolo villaggio si Sudavik, tra i fiordi Hestfjörður e Skötufjörður nel Ísafjarðardjúp “centrale”, si raggiunge Hvítanes, una delle colonie di foche più facilmente accessibili in Islanda, dove un gran numero di foche comuni può essere trovato a rilassarsi sugli scogli a pochi metri dalla riva. GPS N66° 0′ 2.423″ W22° 49′ 56.267″

Dove dormire nei Westfjords: Kirkjubol in Bjarnardalur

I Westfjords sono stupendi ma piuttosto desolati. Se non siete amanti del campeggio o dei van attrezzati, organizzatevi con tempo per cercare un alloggio nei Westfjords perchè spesso la domanda supera l’offerta, soprattutto nei mesi estivi.

Guesthouse Kirkjubol in Bjarnardalur

Per la nostra prima notte nei Westfjords, siamo stati ospitati da una Guesthouse a conduzione familiare, facile da raggiungere. La città più grande dei Westfjords, Ísafjördur, è raggiungibile in 30 minuti di auto, mentre la splendida Cascata Dynjandi dista 66 km. Guesthouse Kirkjuból in Bjarnardal offre un patio ben arredato, un giardino, una cucina in comune e una lavanderia. La connessione Wi-Fi e il parcheggio sono gratuiti e i proprietari saranno sempre disponibili a darvi informazioni sugli itinerari più belli da seguire nei Westfjords.

Le stanze della Guesthouse Kirkjuból in Bjarnardal sono arredate in stile semplice e con buon gusto, sono ampie e i letti molto comodi. Alcune stanze dispongono di bagno privato, altre di bagno in comune: chiedete al momento della prenotazione! La vista dalle stanze può variare dalle belle montagne alla campagna. La colazione è varia, tipica e fatta in casa.

Per info: Kirkjuból í Bjarnardal, 425 Flateyri, Islanda http://www.kirkjubol.is/ info@kirkjubol.is https://www.facebook.com/kirkjubolbj/

Paola Agostini (sissi_mum)

Founder, director and editor in chief at SissiWorld

Photographer

https://www.sissiworld.net/aboutme/

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