Da Black Friday a Green Friday: un consumo sostenibile
Dal 2015 esiste un movimento globale chiamato Green Friday che oppone la sostenibilità e il consumo responsabile al Black Friday, il tradizionale giorno di vendita negli Stati Uniti che è diventato il momento di più acquisti nel resto del pianeta.
Da Black Friday a Green Friday: un consumo sostenibile
Per combattere il cambiamento climatico è necessario adottare abitudini di consumo responsabili. Mentre l’industria e gli imprenditori lo fanno partecipando all’economia circolare, i privati cittadini possono seguire lo stesso percorso utilizzando la strategia delle 3 R: riparare, restaurare, ridecorare.
Come è nato il Green Friday
È il 25 novembre 2015. Mancano cinque giorni al Vertice delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (COP21), che raggiungerà lo storico Accordo di Parigi e l’istituzione di un accordo quadro per mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C, sottolineando gli sforzi per limitarlo a 1,5°C. E mancano due giorni per l’annuale campagna saldi del Black Friday, tradizionale giorno di sconti negli Stati Uniti che si svolge il quarto venerdì di novembre, e che ha preso piede nel resto del mondo grazie ad aggressive campagne di marketing.
La Commissione Europea coglie l’occasione per illustrare la revisione del regolamento comunitario sull’etichettatura energetica degli elettrodomestici, “che mira a chiarire e dare coerenza all’informazione al consumatore affinché possa risparmiare energia e denaro”. Per farlo, usa l’hashtag #GreenFriday. Negli Stati Uniti ci sono state iniziative nei parchi nazionali, che propongono #OptOutside per il Black Friday, che sostanzialmente significa passare la giornata all’aria aperta invece di fare shopping.
La Commissione Europea si è espressa così: “Vogliamo richiamare l’attenzione della società sugli sprechi energetici che l’utilizzo della maggior parte degli elettrodomestici comporta, oltre a sensibilizzare sull’importanza di ridurre, riutilizzare e riciclare, contribuendo così alla minimizzazione del la maggior parte dei 50 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici che vengono generati ogni anno nel mondo”.
Il Black Friday e i suoi numeri
Il Black Friday è ancora il re globale dello shopping, secondo un’analisi di McKinsey & Company di novembre 2020, anche se si stanno avvicinando altri ‘pretendenti’, come Amazon Prime Day (ad ottobre), Cyber Monday (il lunedì dopo il Black Friday) , Cyber Week (la settimana dopo il Ringraziamento) o Singles Day (11 novembre), molto popolare in Cina, secondo l’articolo.
Diversi studi coincidono nel notare che la pandemia non ha ridotto le vendite del Black Friday 2020, ma le ha semplicemente spostate, ancora di più, nella modalità online. Secondo una ricerca di Adobe Digital Insights, i consumatori statunitensi hanno speso online 9 miliardi di dollari, il 21,6% in più rispetto al 2019: 6,3 milioni al minuto, $ 27,30 in media a persona.
Le iniziative europee contro il Black Friday
Le posizioni e opinioni contrarie al al Black Friday oscillano tra le più drastiche, come quella del designer britannico Christopher Reaburn, che negli ultimi anni ha scelto di chiudere i suoi negozi e disattivare la sezione di shopping del proprio sito in questa data, a chi cerca di invertire l’inerzia dell’usa e getta e fa appello all’economia circolare, come la multinazionale svedese Ikea, che invita a riacquistare mobili usati e rivenderne alcuni.
Da quel #GreenFriday della Commissione Europea è scaturita una campagna inglese che si presenta con questa riflessione: “Ogni anno la confusione e il caos del Black Friday calano sulla popolazione europea, provocando spese frenetiche e spesso inutili. C’è un crescente movimento di allontanamento da questi comportamenti impulsivi e talvolta dannosi e verso un rapporto molto più positivo con le nostre vite e il nostro mondo”.
Il Green Friday francese, che vede la partecipazione del Comune di Parigi, parla del consumismo: “Ogni anno l’industria tessile butta via quattro milioni di tonnellate di vestiti e ne vende cinque milioni in Europa”. E ricorda la tragedia di Rana Plaza in Bangladesh, nel 2013, quando una fabbrica tessile è crollata uccidendo più di 1.000 persone.
In Spagna, il movimento ‘Greenfriday’, nato nel 2016 e guidato dalla società di consulenza per la sostenibilità María Negro e dalla sua agenzia El Hervidero de Ideas, si è evoluto verso #ConsumeconCOCO, un “punto d’incontro per marchi sostenibili e consumatori responsabili che vogliono generare un positivo impatto sul mondo”.
Di fronte all’iperconsumismo sono nate altre alternative altrettanto globali come Giving Tuesday, movimento che si propone di dedicare un martedì all’anno (30 novembre 2021) al donare; o il Giorno senza Shopping (Buy Nothing Day), giornata di protesta che si svolge il venerdì successivo al quarto giovedì di novembre.
Black Friday: sì ma con moderazione
Indubbiamente il Black Friday può farci risparmiare: sui regali di Natale, magari su articoli tecnologici che ci occorrono da tempo e di cui rimandavamo l’acquisto perchè piuttosto costosi.
Il consiglio è di acquistare con intelligenza e di acquistare ciò che serve davvero: non comprare per comprare, anche perchè in questo caso si spende di più! Valutare bene i prezzi e calcolare gli sconti: vale davvero la pena comprare tanto per comprare anche se uno sconto del 20% ci fa risparmiare solo qualche euro? A te la risposta!