I fermenti lattici possono essere alleati essenziali per mantenersi in salute e aumentare la forza delle difese immunitarie dell’organismo. Spesso, infatti, sono utilizzati per combattere sintomatologie fastidiose come stitichezza o diarrea. Quando il corpo è indebolito, infatti, la flora batterica intestinale in sofferenza è uno dei campanelli d’allarme più comuni e chiari.
Si ricorre così all’utilizzo dei fermenti lattici, spesso detti anche “probiotici”. In realtà, sono due cose distinte: entrambi sono microorganismi batterici, però non tutti i fermenti lattici sono probiotici, mentre tutti i probiotici sono fermenti lattici.
I probiotici sono quindi una sotto-classe. Sono microorganismi vivi appartenenti a quei ceppi di batteri buoni che colonizzano naturalmente il nostro intestino e fanno parte della flora batterica intestinale. Con i probiotici si controllano i microrganismi nocivi e si impedisce la loro proliferazione.
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Fermenti lattici: azione e proprietà
I fermenti vivi si integrano con la nostra flora batterica intestinale rimanendo, appunto, vivi. Riproducendosi all’interno dell’organismo, inoltre, donano maggiore resistenza e combattono i microrganismi nocivi che scatenano i fastidiosi sintomi.
L’azione fondamentale dei fermenti lattici è quella di ripristinare l’equilibrio della flora batterica dell’intestino. In fondo, svolgono 4 funzioni principali:
- Difendono la flora batterica intestinale dagli attacchi dei batteri dannosi;
- Ripristinano l’equibrio fra batteri “buoni” e batteri nocivi;
- Rinforzano le difese immunitarie dell’organismo;
- Migliorano l’assorbimento dei nutrienti.
Vi sono inoltre delle proprietà specifiche di resistenza che i migliori fermenti lattici dovrebbero avere:
- Resistenza agli sbalzi di temperatura, per evitare di essere distrutti dal contatto con i succhi gastrici presenti nell’intestino;
- Resistenza agli antibiotici;
- Resistenza agli acidi gastrici, che gli permette di arrivare vivi nell’intestino.
Grazie a queste proprietà, difatti, i fermenti lattici riescono a colonizzare la flora intestinale e ad aderire alle cellule epitetiali della mucosa gastrica. In questo modo, evitano la proliferazione di numerosi ceppi batterici patogeni.
I diversi tipi di fermenti lattici
Oltre alla classificazione fra fermenti lattici e probiotici, è possibile definire in maniera ancora più precisa i diversi tipi di fermento lattico. Esistono infatti 3 diversi tipi di batteri utili per la salute del nostro organismo, e sono:
- Bifidobatteri;
- Lactobacilli;
- Eubacteria, di rado assunti con i normali integratori di fermenti lattici.
I bifidobatteri, in particolare, svolgono numerose funzioni:
- Permettono la creazione dell’ambiente perfetto per la crescita dei batteri “buoni” nell’intestino;
- Agiscono in favore del rafforzamento del sistema immunitario;
- Intervengono nella risposta dell’organismo alle infiammazioni dell’intestino;
- Favoriscono il processo di assorbimento degli zuccheri.
I lactobacilli, invece, spesso sono indicati nel contrasto delle infezioni o per correre ai ripari dopo terapie antibiotiche aggressive. In particolare, risultano utili per:
- Combattere le infezioni intime;
- Ripristinare la microflora colpita dall’antibiotico;
- Contrastare infiammazioni croniche.
Oltre a queste categorie specifiche, troviamo in commercio anche fermenti lattici privi di lattosio. Questi, destinati ai soggetti intolleranti, sono ottenuti tramite coltura laboratoriale e permettono di sfruttare le proprietà dei fermenti lattici senza incorrere in brutte sorprese.
Quando e come assumerli?
Le numerose proprietà dei fermenti lattici li rendono una delle risorse migliori in nostro possesso per rinforzare il sistema immunitario. Ma quando e come devono (e non) essere assunti i fermenti lattici?
I casi principali in cui si rende necessaria la terapia con fermenti lattici sono:
- Situazioni di stress intenso sia fisico che mentale;
- Terapia antibiotica;
- Alimentazione scorretta o squilibrata, spesso povera di fibre.
Inoltre, la terapia può essere a scopo preventivo con funzione ricostituente prima di questi eventi o in occasione dell’avvio di un nuovo piano nutrizionale. Quest’ultimo, infatti, potrebbe apportare scompensi all’organismo. In genere, è sufficiente assumere i fermenti lattici per un massimo di 2 settimane per riequilibrare la flora batterica intestinale.
Vi sono poi alcuni accorgimenti utili da seguire durante l’assunzione, ad esempio:
- Assumere i fermenti lattici a stomaco vuoto, per permettergli di arrivare e agire meglio nell’intestino;
- Se assunti in contemporanea all’antibiotico, lasciar passare almeno 3 ore dall’assunzione della terapia antibiotica;
- Non assumere in caso di immunodeficienza o allergia.
Se assunti con la giusta attenzione, infine, i fermenti lattici possono davvero essere il migliore alleato del nostro sistema immunitario!