Uno dei formati di pasta più apprezzati dai bambini sono i malloreddus, un prodotto tipico della Sardegna, conosciuto spesso fuori dall’isola come “gnocchetto sardo”. Minuti e teneri, dalla forma armoniosa e tondeggiante, i malloreddus ricordano nell’aspetto delle piccole conchiglie rigate, lunghe circa due o tre centimetri. Sono a base di farina e acqua, ma il loro impasto è reso unico e particolare dall’aggiunta dello zafferano, come vuole la tradizione sarda. Dato che gli gnocchetti sardi confezionati che si trovano nella grande catena di distribuzione raramente corrispondono al prodotto autentico (lo zafferano è molto costoso, e di solito nei malloreddus confezionati ce n’è davvero poco), vi propongo la ricetta per farli in casa, alla vecchia maniera, e ritrovare il gusto originale dell’antica ricetta.
In abbinamento a questi gnocchetti vi propongo un sugo molto semplice, ma sano e nutriente, ideale per i bambini ma molto amato anche dagli adulti. Si tratta di un sugo al pomodoro, condito con basilico fresco e una generosa dose di formaggio pecorino, che vi consiglio nella sua variante sarda, per rispettare la tradizione; ovviamente potete usare anche altri tipi di formaggi stagionati, specialmente se locali. Producendo in casa i malloreddus, inoltre, avrete una perfetta occasione per cucinare insieme ai vostri bambini: la ricetta è semplice e arricciare gli gnocchetti sull’apposito strumento è un’operazione facile e divertente, perfetta per tenere occupati i più piccoli mentre si prepara il sugo o si apparecchia.
Ingredienti
(per 4 persone)
per gli gnocchetti sardi:
- 400 gr di farina di grano duro
- 10 grammi di zafferano
- 300 ml di acqua
- Un pizzico di sale
per il sugo:
- 400 grammi di polpa di pomodori
- 80 grammi di pecorino sardo grattugiato
- uno spicchio di aglio
- olio extravergine di oliva q.b.
- due foglie di basilico
Preparazione
Mettete la polvere di zafferano in un bicchiere e versateci un po’ dell’acqua che servirà per impastare; mescolate con cura finché lo zafferano non sarà ben sciolto. Versate la farina in una ciotola capiente e iniziate a impastarla utilizzando l’acqua del bicchiere; poi versate, un po’ alla volta, anche la restante acqua. Lavoratela con cura finché il panetto non sarà liscio e omogeneo; formate un lungo cilindro di impasto, dello spessore di circa un dito. Da questo ricavate dei piccoli cubetti di impasto, non più spessi di un centimetro. Ognuno degli gnocchetti andrà poi passati su uno strumento che serve per rigare gli gnocchi, detto rigagnocchi o arricciagnocchi, badando bene che sia ben infarinato. Gli gnocchetti sardi sono pronti, ora è il momento di passare al sugo.
In una padella, versate un filo d’olio extravergine di olive a fate soffriggere lo spicchio d’aglio. Unire la polpa di pomodoro e lasciare restringere a fuoco basso. Non aggiungere sale nel sugo: basterà il pecorino a dare salinità. Nel frattempo, cuocere gli gnocchetti in abbondante acqua (questa sì, salata) per 4 minuti o circa il doppio se i malloreddus sono secchi.
Scolare gli gnocchetti al dente e saltarli in padella nel sugo; spolverizzate con abbondante pecorino grattugiato e servire ancora caldi con un po’ di basilico.
Curiosità
I malloreddus sono tipici della Sardegna, e in particolare della zona del Medio Campidano: si tratta di una provincia della Sardegna meridionale, tra Villacidro e Sanluri. In altre zone dell’isola, con lo stesso nome si designa un formato di pasta simile, caratterizzato però da dimensioni ancora più piccole e conosciuto anche come “macarrones de punzu”.