Islanda on the road: Islanda Nord occidentale tra foche, cascate e fiordi

Secondo alcuni, l’Islanda Nord occidentale non è tra le regioni più interessanti dell’isola. Se però amate la natura incontaminata, le foche e le balene, le cascate, i fiordi (diversi da quelli visitati nei Westfjords), allora sicuramente vale la pena di visitare l’Islanda Nord occidentale.

Dal 8 giugno 2019, visitare l’Islanda del Nord è più facile grazie alla Arctic Coast Way (Norðurstrandarleið), un vero e proprio itinerario turistico on the road che percorre 560 miglia (900 km) e si snoda attraverso i fiordi da Hvammstangi a Bakkafjörður e attraverso 21 villaggi di pescatori. La lunghezza della costa si può percorrere anche in un giorno, ma è meglio gustarlo a un ritmo più lento fermandosi lungo il percorso e alloggiando in alcuni dei villaggi di pescatori. La strada è fuori dai percorsi più turistici e battuti: invece di seguire la Ring Road, si percorre un mix di strade asfaltate e ghiaiose. Ciò significa che, sebbene il percorso sia accessibile tutto l’anno, alcune sezioni sono più adatte dalla primavera all’autunno.

Islanda on the road: la penisola delle foche, Vatnsnes

La strada 711 segue tutto il perimetro della penisola di Vatnsnes: è il regno delle foche, quindi aguzzate la vista! Nonostante ogni punto sia potenzialmente buono per avvistare le foche, ci sono tre luoghi che garantiscono quasi al 100% l’avvistamento: Svalbarð, Illugastaðir e Hvítserkur.

Illugastaðir è sulla costa occidentale della penisola: troverete il punto segnalato dai cartelli. Dal parcheggio (con bagni) con una camminata di circa 15 minuti, attraversando prima i campi e poi costeggiando la riva, raggiungerete una cabina di avvistamento delle foche.
Nella casetta ci sono anche dei binocoli ed il luogo è perfetto per ripararsi da pioggia e vento.

Hvítserkur significa “camicia bianca”: questo nome è dovuto alla grande quantità di guano degli uccelli che abitano la zona che hanno colorato la grande formazione geologica. Il vento e le onde hanno scavato tre buchi attraverso la base, dando vita a una figura che ricorda quella di un rinoceronte di pietra gigante. La leggenda narra che questa roccia è un troll paralizzato dai raggi del Sole dell’alba mentre stava cercando di distruggere il monastero cristiano di Thingeyrar. Anche in questo punto è facile avvistare le foche.

Islanda on the road: Glaumbær, le case di torba

Le case di torba di Glaumbær sono state abitate fino al 1947. In questo sito c’era già una fattoria nell’anno 874 e queste case rappresentano un’occasione per comprendere la vita e la cultura islandese. Sicuramente Glaumbær è un sito che piacerà tantissimo anche ai bambini! L’attuale casa colonica è composta da 13 edifici e la “più recente” aggiunta alla casa fu costruita nel 1876-1879. Le parti più antiche della casa di erbe e fango risalgono alla metà del 18esimo secolo. Nel 1947 Glaumbær è stato dichiarato sito protetto ed oggi appartiene al Museo Nazionale d’Islanda.

A Glaumbær vissero Snorri Þorfinnsson e i suoi genitori nell’XI secolo: Snorri è probabilmente il primo europeo nato in America, dato che i suoi genitori erano stati esploratori in America molto prima che Colombo la scoprisse.

Glaumbær è la fattoria con la maggiore quantità di torba dell’intero paese, dato di fatto dovuto alla povertà di materiale alternativo, come la pietra da costruzione, rarissima nella zona, e all’abbondanza di ottima torba da squadratura. Le pareti venivano erette con mattoni di torba, squadrati e stringati. Il legname utilizzato per le infrastrutture invece proveniva per lo più dalle cataste di legna che si ammucchiavano nelle spiagge dell’isola e che arrivano alla deriva dall’oceano. Per tal motivo si trattava di legno di diverse varietà e tipologie, non unitario ma variegato.

Islanda on the road: Akureyri, la “capitale” del Nord

La cittadina principale dell’Islanda del Nord è Akureyri, la seconda città più grande d’Islanda, che sorge in una posizione molto bella. Conta appena 20.000 abitanti, ma per l’Islanda è praticamente una metropoli!

Non perdete la Akureyrarkirkja, costruita nel 1940 dallo stesso architetto della Hallgrímskirkja di Reykjavik. Questa chiesa si trova sulla cima di una collina da cui si gode una delle migliori viste panoramiche di Akureyri. L’interno è austero, come la maggior parte delle chiese luterane, e tra le sue pareti bianche spiccano solo un grande organo e un modello di nave appesa al soffitto.
Se il bel tempo vi accompagna, potete visitare – sarà graditissimo anche ai bambini – il Giardino botanico di Akureyri, Lystigarðurinn, che è il giardino botanico più a Nord del mondo. Lungo i suoi pittoreschi percorsi, è possibile ammirare una gamma completa di tutte le piante autoctone, nonché alcuni esempi di altri ecosistemi con piante che arrivano da tutte le parti del pianeta.

Islanda on the road: Goðafoss, la cascata degli dei

Nonostante non sia la più grande in termini di salto o portata, la maggior parte delle persone che visitano tutta l’Islanda concordano sul fatto che Godafoss è una delle cascate più belle del paese.

A metà strada tra Akureyri e il lago Myvatn, Goðafoss è uno dei punti più visitati nel Nord dell’Islanda. È una bellissima cascata, alta dodici metri e larga trenta, in cui le acque del fiume Skjálfandafljót cadono furiosamente nel mezzo di un suggestivo paesaggio vulcanico. Il sentiero per raggiungere i punti panoramici è facilmente percorribile, anche da bambini piccoli.

Goðafoss è nota a tutti gli islandesi come “la cascata degli dei”. L’origine di questo nome curioso e mistico al tempo stesso è dovuta a uno degli eventi più rilevanti nella storia dell’Islanda: la sua cristianizzazione nell’anno 1000 d.C. Secondo la leggenda, dopo aver bandito il paganesimo nel Thingvellir Alpingi, Þorgeir Ljósvetningagoði (uno dei sovrani dell’isola in quel momento) gettò tutti gli idoli pagani nell’acqua di Godafoss, cambiando così gli dei vichinghi per il Dio cristiano.

Islanda on the road: Húsavík, il regno delle balene

Húsavík si trova più a Nord di Akureyri e si affaccia sulla baia di Skjálfandi. Proprio grazie alla sua posizione, la città è cresciuta economicamente sulla base di due pilastri fondamentali: la pesca e il turismo.

Anche se è anche possibile praticare il whale watching (l’osservazione delle balene uscendo in barca) a Reykjavik o in altre città dell’Islanda settentrionale come Akureyri, Húsavík ha guadagnato il diritto di essere conosciuto come il posto migliore per vedere le balene in Islanda.

Nelle acque della baia di Skjálfandi puoi vedere fino a undici diverse specie di cetacei che si avvicinano alla costa di Húsavík per nutrirsi. Il periodo migliore per vedere le balene a Húsavík è l’estate, tra i mesi di giugno e agosto: durante questa stagione è possibile garantire quasi al 100% dl’avvistamento delle balene a Húsavík. Oltre alle balene, nello stesso periodo puoi vedere anche i simpatici uccelli simbolo dell’Islanda: i puffin.

Húsavík è uno dei villaggi più pittoreschi nel nord dell’Islanda e ha diverse attrazioni turistiche, prima tra tutte l’Húsavíkurkirkja, costruita all’inizio del XIX secolo, che non lascia indifferenti i viaggiatori grazie alla sua straordinaria facciata in legno bianco, rosso e verde.
Per rimanere in tema, Húsavík ha anche un Museo delle balene che può essere il complemento perfetto per qualsiasi escursione di whale watching a Húsavík. Il museo sarà interessante anche per i bambini, dato che spiega quali sono le abitudini e le peculiarità delle diverse balene che abitano la costa settentrionale dell’Islanda, oltre a raccontare la storia della caccia alle balene nel Paese.

Islanda on the road: Salthús Guesthouse in Skagaströnd

Skagastrond è un buon punto per fare base se volete visitare l’Islanda Nord occidentale. Se non volete campeggiare o andare all’avventura per l’alloggio (cosa che vi sconsiglio dato che la zona è piuttosto desolata e, soprattutto in estate, la domanda supera di gran lunga l’offerta), Salthús Guesthouse è un’ottima opzione.

Nonostante sia popolata da 500 abitanti, Skagastrond è un centro di pesca e ricerca marina e anche un centro internazionale di arti creative. Nel villaggio troverete un negozio di alimentari, un centro sportivo e una piscina con vasca hot tub (riscaldata geotermica), mentre nelle vicinanze puoi trovare anche un campo da golf a 9 buche.

Salthús Guesthouse ci ha ospitato in una bella e spaziosa camera familiare, ma nella struttura sono disponibili anche camere doppie e camere doppie con accesso per disabili. Tutte le camere sono dotate di bagno privato e le camere al piano terra dispongono di un proprio patio che si affaccia sulla bella Baia di Húnaflói. Tutti gli arredi sono nuovi, i materassi comodissimi e la regolazione della temperature delle stanze è perfetta. E’ disponibile anche una cucina comune, pulitissima e molto organizzata, dove potete preparare la colazione o organizzarvi per pranzo o cena.

Il panorama dal patio è incredibile, in qualsiasi condizione meteo: la vista spazia dalla baia al promontorio di Spákonufellshöfði, un parco nazionale protetto nella parte settentrionale della città. Con una piccola escursione, dal promontorio puoi addirittura vedere la catena montuosa di Skaginn, e ad ovest, oltre la baia di Húnaflói, la zona dello Strandir nei fiordi occidentali.

Salthús Guesthouse: info

Einbúastígur 3
545 Skagaströnd
Iceland

Email: salthus@salthus.is Phone: +354 848 6051 Web: salthus.is

GPS Coordinates: Longitude -20.322100 Latitude 65.826200

Paola Agostini (sissi_mum)

Founder, director and editor in chief at SissiWorld

Photographer

https://www.sissiworld.net/aboutme/

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