Il mio suggerimento è di puntare sulla qualità più che sulla quantità. Il tempo è una risorsa sempre più preziosa e difficilmente disponibile. Se possiamo fare poco, puntiamo però a farlo al meglio
Carla Barzanò
“Il gusto di mangiare insieme”
Dal cibo alla tavola: un’educazione alimentare in dieci tappe.
Carla Barzanò è una dietista, giornalista, esperta in didattica dell’educazione alimentare. Il libro, edito da SlowFood Editore, è un manuale per genitori e educatori, che si sviluppa in dieci capitoli, tappe ideali di un percorso stimolante e giocoso di educazione alimentare.
Giochi, ricette, stimoli pratici, per grandi e piccoli: dalla scoperta del cibo alla tavola apparecchiata, dalla spesa alla mensa scolastica, fino alla gioia di condividere i pasti con tutta la famiglia.
Perchè ve ne parlo oggi?
Con settembre ed il rientro a scuola terminano definitivamente tutti gli sgarri alimentari per grandi e piccini. Ricominciano (finalmente) la routine scolastica, il lavoro fitto per noi mamme, l’impegno pomeridiano tra compiti ed attività extra-scolari. Terminato il caldo, anche un clima più fresco ci aiuta a mangiare in maniera equilibrata e sana.
Tutte almeno una volta ci siamo chieste: Come affrontare i rifiuti? Come rendere appetibili cibi poco graditi? Come far mangiare tutto ai bambini? Quali pasti cucinare a cena quando a pranzo sono a mensa a scuola?
Questa guida non fornisce magiche risposte, ma sicuramente tratta l’argomento in maniera scientifica ma piacevole. Senza la pesantezza di un trattato scientifico, vi aiuta a rispondere a molte domande sull’alimentazione. Nel nostro caso mi ha dato conferme su punti per me importanti e su cui mi sono davvero sentita orgogliosa (la tavola a casa, il galateo, cucinare insieme) e spunti su cui riflettere (tra cui un utilissimo calendario delle stagionalità per la spesa e il poster da appendere in cucina,con dieci suggerimenti per scoprire il gusto di mangiare e stare allegramente insieme).
Dal cibo alla tavola: guida a un percorso avventuroso e piacevole
Sono una mamma fortunata perchè Sissi mi mangia. Non so perchè in termini colloquiali si usi il verbo riflessivo… come se l’atto del mangiare di nostro figlio fosse qualcosa che si ripercuote anche su di noi. Beh, in effetti è un pochino così: non ho conosciuto mamma (italiana) che non fosse preoccupata dell’alimentazione dei propri bambini.
Poi però al momento pratico della preparazione dei pasti si scoprono preparazioni industriali, cibi pronti, cibi preparati dalle nonne e scaldati al microonde, pasti svolti davanti a TV assordanti, mancanza di atmosfera familiare in un luogo – la cucina – che della casa dovrebbe essere il cuore pulsante.
Certo, il percorso che conduce dal cibo alla tavola è talvolta tortuoso e apparentemente faticoso nella gestione di una quotidianità sempre più pressata da mille incombenze. Meglio, però, non rinunciarci. Solo percorrere e ripercorrere le tappe del tragitto che conduce alla tavola aiutano a renderlo più facile, leggero e piacevole.
Un libro da comprare assolutamente e da leggere seguendo tutte le tappe del percorso o soffermandosi solo su alcune, a seconda delle proprie esigenze.
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Timbuktu Labs, the children’s media innovation lab based in LA, is launching a Kickstarter campaign to bring to life a new book called “Good Night Stories For Rebel Girls”. “Good Night Stories for Rebel Girls” is a collection of 100 illustrated stories that celebrates extraordinary women. From Elizabeth I to Serena Williams, “Good Night Stories For Rebel Girls” features 100 real women of the past and the present who have achieved incredible results, despite all odds. Painters, scientists, dancers, chefs, astronauts, jazz singers, pharaohs, boxers, writers, political leaders… Rebel girls whose actions have changed the course of history. From every corner of the globe. “As female entrepreneurs, we’ve often wished we had grown up surrounded by more female role models”, explains co-founder and CEO Elena Favilli. “We constantly urge ourselves to ‘lean in’ and books on female empowerment proliferate on our shelves… but they come far too late. Research shows that by the time girls reach middle school, they already have less confidence in themselves than boys. That is why changing the narrative early on is so important”. “We’ve been working in the children’s media space for the past 5 years and we’ve witnessed from the inside how gender stereotypes still permeate books for children of all ages”, explains co-founder and creative director Francesca Cavallo. “Parents are offered little resources to counter this trend and they are especially concerned about the lack of strong female role models in children’s media. That’s why we decided to create this book”. “Good Night Stories For Rebel Girls” is a collection of tales that will inspire young girls to explore, learn and dream without limits. “It’s what a modern fairy tale should teach”, adds Elena Favilli. “Our dream is to get it on the nightstand of every young girl”. Each story is illustrated by a different female artist and each artist is from a different part of the world. “We want this book to be also a showcase of the best 100 female illustrators of our time”, continues Elena Favilli. “We think it’s our duty to give voice to the amazing work that female artists are creating every day, in every corner of the globe”. Artists who are already contributing to the project are: Ana Galvan (Spain), Helena Morais Soares (Portugal), Erin Marlow (USA), Elisabetta Stoinich (Italy), Debora Kamogawa (Brazil). The campaign is launching on Kickstarter on April 27th, 2016. Only Kickstarter backers will receive the book in time for Christmas 2016. In addition, backers will be the only ones to get an exclusive coloring book with the portraits of the most famous women who made history.
Timbuktu Labs, laboratorio di innovazione dei media dei bambini con sede a Los Angeles, sta lanciando una campagna su Kickstarter per dar vita a un nuovo libro intitolato “Good Night Stories for Rebel Girls”.
“Storie della Buonanotte per Ragazze Ribelli”è una raccolta di 100 storie illustrate che celebra donne straordinarie.
Da Elisabetta I a Serena Williams, 100 donne reali del passato e del presente che hanno raggiunto risultati incredibili, nonostante tutte le avversità.
Pittrici, scienziate, ballerine, cuoche, astronaute, cantanti jazz, faraoni, pugilesse, scrittrici, leader politici… ragazze ribelli, le cui azioni hanno cambiato il corso della storia. Da ogni angolo del globo.
Personalmente sono convinta che l’esempio conti tantissimo e, come mamma di una bimba e appassionata di libri per bambini, posso assicurarvi che esistono ben pochi libri (avete visto il libro su Frida Kahlo – di una casa editrice spagnola – sul mio profilo Instagram) del genere. Per questo motivo appoggerò la campagna su Kickstarter!
Se siete appassionati di TV, avrete visto recentemente in nuovi spot della Disney sulle Principesse (#sognaingrandeprincipessa): si cerca di trasmettere (finalmente!) un concetto diverso dai soliti stereotipi. La Principessa non è più una sognatrice che rimane nel castello a ricamare al tombolo e ad aspettare il Principe Azzurro: le nuove Principesse sono coraggiose, lottano, amano, possono diventare ciò che vogliono. Non a caso la nostra Principessa Disney preferita è Merida, la protagonista di Ribelle (The Brave).
Come nasce “Good Night Stories for Rebel Girls”
“Come imprenditrici, avremmo spesso voluto crescere circondate da più modelli femminili”, spiega la co-fondatrice e CEO Elena Favilli“I libri sul potere femminile proliferano sui nostri scaffali… ma arrivano troppo tardi. La ricerca mostra che già quando le ragazze raggiungono la scuola media hanno meno fiducia in se stesse rispetto ai ragazzi. Ecco perché cambiando il tipo di narrativa presto è così importante “. “Abbiamo lavorato nel mondo dei media per bambini negli ultimi 5 anni e abbiamo assistito dall’interno come gli stereotipi di genere ancora permeano i libri per bambini di tutte le età”, spiega la co-fondatrice e direttore creativo Francesca Cavallo. “I genitori hanno poche risorse per contrastare questa tendenza e sono particolarmente preoccupati per la mancanza di forti modelli femminili nei media per bambini. Ecco perché abbiamo deciso di creare questo libro”.
“Good Night Stories for Rebel Girls” è una raccolta di racconti che ispireranno le ragazze ad esplorare, imparare e sognare senza limiti. “E’ quello che una fiaba moderna dovrebbe insegnare”, aggiunge Elena Favilli. “Il nostro sogno è quello di essere sul comodino di ogni ragazza”.
Ogni storia è illustrata da una differente artista femminile e ogni artista proviene una parte diversa del mondo. “Vogliamo che questo libro sia anche una vetrina dei 100 migliori illustratori femminili del nostro tempo”, continua Elena Favilli. “Pensiamo che sia nostro dovere dare voce al lavoro sorprendente che queste artiste stanno creando ogni giorno, in ogni angolo del globo”.
Gli artisti che già contribuiscono al progetto sono: Ana Galvan (Spagna), Helena Morais Soares (Portogallo), Erin Marlow (USA), Elisabetta Stoinich (Italia), Debora Kamogawa (Brasile).
La campagna verrà lanciata su Kickstarter il 27 aprile 2016.
Solo i sostenitori su Kickstarter riceveranno il libro in tempo per Natale 2016.
Inoltre, i sostenitori saranno gli unici ad avere un libro da colorare in esclusiva con i ritratti dei più celebri donne che hanno fatto la storia.
Nel sito ufficiale di Timbuktu Labs potete scaricare uno dei racconti, quello che vede protagonista Margherita Hack.
Il Global Gender Gap Report del World Economic Forum è un interessantissima pagina da visitare: in generale, attraverso tanti indicatori, misura il divario di genere nel mondo. Potete navigare tra i dati e scoprire che l’Italia è al 41esimo posto su 145 paesi. Un triste traguardo, quando guardiamo la Top 10 globale e quella Europea, come sempre dominate dai paesi Nordici, ma ancora più triste se guardiamo alle opportunità economiche delle donne: solo Turchia e Malta fanno peggio di noi in Europa.
Su 145 paesi, con il 13% di disoccupazione femminile l’Italia è al 111esimo posto: tra gli ultimi insieme a Cuba, Messico, Arabia Saudita e Bangladesh. Il trend negli ultimi dieci anni è peggiorativo, purtroppo.
Solo il 51% delle donne lavora, contro il 74% degli uomini. In Italia una donna in media guadagna 0,47 centesimi per ogni euro guadagnato da un uomo.
La maternità diventa inoltre devastante per la vita professionale delle donne: una donna su quattro lascia il lavoro quando aspetta un figlio e dopo la maternità continuano a lavorare solo 43 donne su 100.
Il limite delle donne sono purtroppo le donne stesse.
Sono soddisfatta, fiera, orgogliosa di essere nata donna, non avrei voluto nascere uomo sebbene questo mondo sia dominato dagli uomini e sicuramente questi miei pensieri appariranno a tratti femministi, ma alla soglia dei 40 anni, qualcosa sull’essere donna credo di averlo imparato.
Ho passato metà della mia vita a contatto con uomini: dall’università al lavoro, sempre uomini. Ed è stato difficile essere più brava di loro senza ferire il loro orgoglio maschile, senza farli sentire inferiori addirittura ad una donna (quando poi invece il contrario dovrebbe essere normale). E’ stato difficile trovare un equilibrio tra la propria femminilità, tra il proprio mondo ormonale, fatto inevitabilmente (e naturalmente) di belletti e sentimenti, e un lavoro prettamente maschile in cui in un cantiere mai sarai ascoltata, in cui raramente siederai al tavolo delle trattative perchè non puoi essere carina e anche intelligente, non puoi dire a loro uomini come investire milioni di euro.
Negli ultimi anni, la maternità, il blog ed i social mi hanno riportato a contatto con le donne.
E non ci siamo, amiche mie. Troppo spesso prede degli ormoni (che dovremmo governare, piuttosto che assecondare), vedo donne invidiare profondamente altre donne con asprezza ed amarezza, vedo donne offendere senza pietà altre donne, vedo donne belle attaccate da donne meno belle, donne che oggi fanno gruppetto con una mentre domani faranno gruppetto con le ex-amiche della loro virtuale nemica. Vedo le chiacchiere da pescivendole, offese, cattiverie, poca maturità, ancor meno coerenza, concorrenza sleale… Vedo donne programmare gravidanze per rimanere a casa a prendere lo stipendio a scapito di altre donne che invece una famiglia l’hanno già e dovranno sobbarcarsi a doppio lavoro.
Cerco di mantenermi aliena a queste dinamiche, che non fanno parte del mio modo di essere e tantomeno della mia forma mentis, ma mi portano a riflettere profondamente su quanto siamo noi donne a limitare la nostra indipendenza e la nostra crescita e riconoscimento sociale. Non siamo capaci di creare gruppi forti e coesi: è un fattore comune che ci caratterizza nei comportamenti dall’asilo fino al gruppo Whatsapp delle mamme, dalla politica fino alla palestra.
Ancora una volta la storia dovrebbe insegnarci qualcosa. Quando le donne hanno ottenuto qualcosa è sempre stato insieme: insieme hanno ottenuto tanti dei diritti di cui oggi godiamo e spesso abusiamo senza renderci conto che qualcuno ha lottato perchè oggi possiamo vestire come vogliamo, andare dove desideriamo, votare…
Quando le donne creano sinergie, collaborano, si uniscono per uno scopo o, ancor meglio, per un ideale, allora nascono grandi idee e progetti…
Ho chiesto ad un’amica vera e speciale un libro che esprimesse un concetto di sana femminilità per Sissi: ed ecco Vale (la chiamerò così ma poi vi lascerò tutti i suoi riferimenti), il suo pensiero sulla giornata di oggi e il libro che mi ha consigliato.
“Rosa Confetto”
Questo è il libro al quale ho pensato subito, senza esitazioni, cara Paola. In questo giorno speciale, colgo al volo l’occasione che mi offri (e che tanto apprezzo) per ringraziare due delle donne importanti nella mia vita.
Mia zia Loredana, che me l’ha regalato, e la mia mamma che me l’ha letto infinite volte con sempre rinnovato entusiasmo, ben prima che fossi in grado di farlo da sola e di capirlo davvero. Io e mia sorella lo abbiamo amato da che ho memoria, inizialmente per le splendide illustrazioni, poi anche per i contenuti importanti.
“Rosa Confetto” è stato scritto in anni diversi sulla scia del ’68: si intuisce già dal nome delle edizioni, “Dalla parte delle bambine”. Allora certi argomenti erano estremamente sentiti e le donne lottavano unite, con passione, per la parità dei diritti.
Ma i concetti rappresentati e i valori trasmessi, mai come oggi sono attuali.
La diversità, in particolare di genere, di trattamento e aspirazioni riservati a maschi e femmine. La curiosità nei confronti del mondo. Le pari opportunità. La ricerca della propria individualità ed indipendenza, la sana ribellione per l’affermazione della personalità di ognuno.
La protagonista Pasqualina, come capirai, è una elefantina degli anni settanta assolutamente moderna. Un’eroina che niente ha da invidiare a quelli tanto cari ai nostri bambini, che continuano ad essere prevalentemente di sesso maschile. Purtroppo in genere viene proposto un certo tipo di modello, anche per quanto riguarda l’eroismo. Ancora oggi, si sente la necessità di difendersi in un mondo “maschile” e proprio per gli stimoli che sin dalla prima infanzia riceviamo, forte è la tentazione per noi donne di assumere determinati atteggiamenti, correndo il rischio di immedesimarci divenendo noi stesse esempio di comportamenti che aborriamo. Si può essere eroi o eroine anche accettando le proprie debolezze, i propri limiti e puntando sulla gentilezza, sulla comprensione, sulla disponibilità. Sull’empatia.
Con il suo esempio positivo, Pasqualina contagia le elefantine, che si sostengono l’un l’altra facendosi coraggio. E insieme compiono un passo importante per essere se stesse.
Molta è ancora la strada che noi donne dovremmo percorrere insieme, per raggiungere quegli obiettivi (opportunità economiche e lavorative, adeguata tutela di lavoratrici in maternità e madri lavoratrici…), che i dati statistici sul divario di genere da te riportati evidenziano essere ben lontani.
Se sono la donna e la mamma che sono oggi, lo devo anche a questo libro, che così bene simboleggia l’educazione che ho ricevuto. L’edizione originale per Emma, mi ha sempre seguito nei vari traslochi. Gelosamente custodita per lei, la aspettava, già molto prima che nascesse. Ho appreso solo ieri, con gioia, che è stata riedita da Motta Junior, insieme ad altri racconti dello stesso tenore. Non li ho letti, lo farò estremamente volentieri e vorrei che anche tu, amica mia, ne avessi l’opportunità. Che Sissi imparasse ad amare Pasqualina quanto l’ho fatto io.
Come tu ben sai, non ho mai avuto una particolare passione per il rosa, almeno in certe tonalità. Ma se dovesse diventare il colore preferito della mia bambina (che per il momento ama tutti i colori dell’arcobaleno, a 2 anni gioca con Lego, bambole, trattori e dinosauri con indosso un tutù senza fare una piega) la cosa non mi turberebbe affatto. Anche perché non è detto che se domani adorasse questo colore, sarebbe la stessa cosa tra un mese, un anno, cinque o cinquanta. Per come la vedo io, tutto sta nella libertà di scegliere per se stessi, rispettando le scelte degli altri. Se le imponessi di vestirsi sempre di verde, arriverebbe ad odiarlo, quando magari lo avrebbe naturalmente apprezzato.
Quando si soffre o ci si sente costretti, è giusto “uscire dal recinto”. Trasgredire a regole imposte, ribellarsi e scegliere di essere un grigio naturale anziché un rosa finto, costruito, solo perché è quello che piace agli altri o la società si aspetta da noi.
Pasqualina fa una scelta. Se fosse nata grigia pur sentendosi rosa, non ci avrei visto niente di male nel suo cercare di essere ciò che desiderava, senza imporre nulla ad altri.
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It’s with a little embarrassment ,emotion, but also satisfaction and pride that I announce my first article written for BBMag.it!
BBmag.it is an online magazine for moms, that is all the matters that may be of interest to a mom and is connected to Baby Bazaar, a store where you can sell everything you want for children, that at your home is unused and can instead be useful to other people !
My article covers a topic very dear to me: reading. I have already talked about my difficulty finding books really suitable for the age group of Sissi (here and here), so for BBMag I thought I’d write an article about Christmas books, all originals, all suitable for children 1 to 3 years, all perfectly suitable as a Christmas gift !
What are you waiting for? Take advice and run to the bookstore to buy a book for a child: there’s still time! It will be a welcome gift, which remains in time: just think that one day that child will look with affection to your gift, maybe re-read the dedication that you have written with love today and that will be read by his mother because he does not know yet read…
E’ con un po’ di imbarazzo, emozione, ma anche soddisfazione ed orgoglio, che vi annuncio il mio primo articolo scritto per BBMag.it!
BBmag è un vero e proprio magazine on line per le mamme, che tratta tutti gli argomenti che possono interessare una mamma ed è collegato a Baby Bazar, negozio di usato per bambini dove si può vendere tutto quanto ci rimane di inutilizzato e che può invece essere utile ad altre persone!
Ilmio articolo riguarda un tema davvero a me caro: la lettura. Già vi ho parlato della mia difficoltà a trovare libri davvero adatti per la fascia di età di Sissi (qui e qui): per BBMag ho pensato di scrivere un articolo sui libri natalizi, tutti originali, tutti adatti a bimbi da 1 a 3 anni, tutti adattissimi come regalo di Natale! Cosa aspettate? Fatevi consigliare e correte in libreria per regalare un libro a un bimbo: c’è ancora tempo! E sarà un regalo gradito, che rimane nel tempo: pensate solo che quel bimbo un giorno guarderà con affetto questo vostro regalo, magari rileggerà la dedica che avete scritto con amore e che oggi verrà letta dalla sua mamma perchè non sa ancora leggere…
I grandi classici italiani e stranieri, Sepulveda, Isabel Allende, Paulo Coelho, Garcia Marquez, libri di viaggio e sui viaggi… questi generi per piacere, poi per lavoro manuali sul calcestruzzo, sull’elettrotecnica, sulle rinnovabili…
Poi da quel test di gravidanza tutto è cambiato ed ho cominciato a leggere libri prima sulla gravidanza e poi sui neonati.
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