Un mondo pieno di Barbie
Chi è nata negli anni ’80 (ma sì, includiamo anche me, che sono classe 1976) ha sicuramente giocato con le Barbie.
Come sempre un gioco che va visto dalla prospettiva giusta: educativo o diseducativo? Non sono uno psicologo, nè un sociologo, ma non ci vogliono certo grandi studi pedagogici per capire che il modello di bambola proposta sicuramente crea un ideale di donna non troppo sano: perlomeno fisicamente…
Altissima, gambe lunghissime e snellissime, con le tette giuste, il vitino da vespa, truccatissima, biondissima, fighissima: superlativi assoluti per creare un modello di donna che potrebbe incitare all’anoressia. A tal riguardo vi lascio questo articolo del Corriere della Sera, datato addirittura 1994. Ma se fate una ricerca Google ne verranno fuori sicuramente altri…
Al di là del lato fisico, a mio avviso Barbie va rivalutata guardandola dalla giusta prospettiva: mi è sempre piaciuta l’idea della donna in carriera, Barbie fa la dottoressa, la regista, la pilota, l’acrobata, l’ambasciatrice Unicef, la veterinaria, l’astronauta, accudisce bambini ma lavora al pc, guida la sua Vespa e va in vacanza in camper. Fa feste in spiaggia. Ed ha un guardaroba da sballo: altro che fashion blogger (ed ha anche un invidiabile profilo Instagram)! Barbie crea outfit dal lontano 1959! Tutto sommato, meglio Barbie, donna emancipata, rispetto a tante bambole “moderne” ugualmente anoressiche ma molto meno impegnate…
Conclusione, Sissi possiede 3 sole bambole (di cui una sola Barbie, regalatale, non da me), ne ha altre di pezza e gioca principalmente con Trilli, Dottie Peluche e Dora l’Esploratrice. Abbiamo cercato di evitare la famosa “febbre rosa” stigmatizzata in Gran Bretagna da Sue Palmer, scrittrice per l’infanzia, secondo la quale fin da piccolissime si riscontra “una dipendenza per il colore delle femmine che le scoraggia a pensare con la propria testa e a identificarsi con ruoli diversi da quello della principessa. È impossibile trovare una bambina di più di tre anni che non sia ossessionata dal rosa. È insidioso e dimostra come il marketing riesca a influenzare i più piccoli. Ci sono tante cose che, sebbene in maniera subdola, vengono associate al colore rosa, come l’ossessione per l’apparenza, per il corpo e una precisa idea della sessualità femminile“.
Anche il mondo della moda si lega ancora una volta negli ultimi giorni a Barbie. Appena trascorsa la stagione primavera/estate, quella della collezione dedicata a Barbie da Moschino…
Appena arrivata negli store la collezione Barbie loves Tezenis (con capi kids e donna… noi attendiamo l’arrivo dei pigiami e delle canotte nella nostra taglia, ma intanto abbiamo preso qualcosina che vi mostreremo su Instagram…):
Anche Pretty Ballerinas dedica una ballerina a Barbie: la classica ballerina in pelle lucida con stampa rettile, con cinturino alla caviglia abbellito da un pendente rosa a forma di cuore ricoperto di piccoli cristalli Swarovski. Sono già disponibili online o nei negozi, tra cui quello milanese di Via della Spiga, 52